Cronaca dal fronte afghano
Di : Massimo Delù
Prosegue l' offensiva americana in Afghanistan, sono in corso numerosi scontri tra Americani e Talebani, la notizie è normale cronaca di guerra, fin qui nulla di nuovo.
In un attentato suicida, sono morte almeno 14 persone, tra le vittime vi sarebbe anche l' ex capo della polizia locale, ma i morti sono molti di più, sulle altre vittime nessuna comunicazione, su chi fossero, con questo volevo solamente sottolineare, come anche da morti ci siano cadaveri di serie A e di serie B, quasi come se l' unico morto di cui piangere la scomparsa sia appunto, l' ex capo della polizia.
Ma non è questa la notizia che volevo sottolineare, ieri è accaduto un fatto ben più grave, durante un attacco aereo, sono state uccise trenta tre persone civili, tra cui quattro donne e un bambino, oggi vi è stata una parziale rettifica, e fonti ufficiali parlano di venti sette morti.
Confermata la presenza delle quattro donne e del bambino.
Come scusante : “ pensavamo che fossero Talebani “.
Questa signori è la classica retorica di guerra, praticamente la situazione li è drammatica, come ben sapete, i Talebani non hanno divise, quindi praticamente sono indistinguibili, dai civili.
Questo porta quindi a colpire qualsiasi movimento sia che si tratti di Talebani o di gente pacifica in fuga da una situazione drammatica.
E' ovvio che da sopra un caccia che viaggia ha 1500 km orari, non si possa assolutamente distinguere a chi si spara, di conseguenza, io da questa azione militare ho realizzato, che molto probabilmente gli ordini sono: voi sparate pure, poi al limite chiediamo scusa e buonanotte, tanto che cosa ce ne frega a noi.
La retorica delle scuse continua, il capo dell' ISAF si dice addolorato per le vittime, evidentemente una balla colossale, se era di animo cosi sensibile e nobile, mi vien da dire che, avrebbe fatto un altro mestiere e non il militare, ben sapendo cosa comporta essere un militare, categoria che reputo sostanzialmente formata da persone pericolose e mentalmente disturbate.
La tarantella prosegue con la constatazione, che così le truppe straniere perdono il consenso della popolazione, argomento ridicolo secondo il mio modesto parere, in quanto il consenso della popolazione si deve prima conquistarlo e questo devono ancora iniziare a farlo.
Non è certo inviando un esercito armato sino ai denti che si conquista l' amicizia di un popolo, in special modo degli Afghani che sono quasi due secoli che sono continuamente in guerra, questa guerra è stato l' ennesima reazione sbagliata a un problema che poteva essere risolto diversamente.
Primo perchè non si sa quando finirà la carneficina, e secondo i due uomini più ricercati al mondo i due obbiettivi almeno apparenti sono uccel di bosco.
L' unica amicizia che si sono conquistati gli Americani e quella dei soliti corrotti, approfittatori e assassini che si stanno riempiendo le tasche.
Un paio di mesi fa cosi per caso, ho sentito invece una notizia, che invece darebbe un senso più concreto a tutta la guerra.
Il senso di questa guerra se così fosse potrebbe essere un altro : il RAME essendo presente in Afghanistan il più grande giacimento di rame al mondo, in fin dei conti non sarebbe la prima volta, che gli USA provocano migliaia di morti per questo metallo, piuttosto caro, se qualcuno ben ricorda ALLENDE, fu ucciso e sostituito da PINOCHET dopo che aveva nazionalizzato le miniere di RAME in CILE, fino ad allora saldamente in mani Americane.
Questa è solo una mia semplice supposizione, non suffragata da alcuna prova, ma so che dietro ogni guerra, si muovono giganteschi interessi, siamo sicuri che per eliminare due uomini gli USA abbiano iniziato tutto questo casino ?
Blog di cronaca e malaffare .
lunedì 22 febbraio 2010
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