Riciclaggio: coinvolti Scaglia e DiGirolamo
Di : Massimo Delù
Oggi va nuovamente in onda BANANA REPUBLIC, cioè l'ITALIA, non si è ancora spento l'eco dei recenti fatti della protezione civile ed ecco quà un nuovo scandalo, gigantesco anche in questo caso non poteva mancare un parlamentare del PDL.
Gente piuttosto portata al crimine, mi sembra quasi una questione genetica, non sono neanche più stupito, mi chiedo che sia ora di fare una legge che porti allo scioglimento di un partito, sto scherzando.
La GDF e i ROS hanno arrestato cinquantasei persone, indagate per riciclaggio di denaro sporco, quindi per mafia, la cifra in ballo circa due miliardi di euro, gli arresti sono avvenuti sia in ITALIA che all' estero.
L' accusa è di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e al reimpiego di ingentissimi capitali, acquisiti con numerosi frodi fiscali.
L' organizzazione transnazionale operava con compravendite fittizie, attraverso una rete di società appositamente costituite, le società agivano nel campo della telefonia.
Erano state costruite società ad oc di diritto ITALIANO, INGLESE, PANAMENSE, FINLANDESE, LUSSENBURGHESE e OFF SHORE, tutte controllate dall' organizzazione stessa.
Chiesto l'arresto del senatore DI GIROLAMO combinazione del PDL, per violazione della legge elettorale con l' aggravante mafiosa.
La notizia è stata data dal PROCURATORE di ROMA e dal PROCURATORE NAZIONALE ANTI-MAFIA, gia nel 2008 era stato chiesto l' arresto del senatore, ma ovviamente il parlamento era stato contrario.
Ora la PROCURA ha chiesto l' annullamento dell' elezione del senatore che secondo la procura è stato eletto con i voti del N'DRANGHETA in GERMANIA, il senatore doveva servire all' organizzazione per spostarsi, senza controlli quando si dovevano svolgere le operazioni di riciclaggio all' estero.
Il coinvolgimento del senatore è l' ennesima tegola in testa a MISTER B., sembra quasi che tutto il malaffare risulti attirato dalla sua figura. Nell' inchiesta sono coinvolti numerosi manager di società telefoniche insomma tutti pezzi grossi.
L' indagine chiamata "PUNCHARD-BROKER, risulta coinvolta quindi anche la criminalità organizzata, risultano coinvolti funzionari di FASTWEB e SPARCLE, i soldi ricavati venivano reinvestiti in immobili, gioielli e automobili.
Come ho detto prima c'entra la N'DRANGHETA, la quale avrebbe messo le mani delle schede bianche, per segnare il nome del DI GIROLAMO, lo sponsor dell' operazione sarebbe stato l'imprenditore romano MOKBELL.
Un altro pezzo grosso attualmente latitante risulta essere SILVIO SCAGLIA, ma ha fatto sapere tramite i suoi legali che è pronto per essere interrogato.
i danni economici derivati sono ingentissimi, si valutano in 385 milioni di euro, di mancato versamento dell'IVA, insomma un giro enorme, il tutto avveniva con la compra vendita di schede telefoniche pre-pagate per accedere a siti inesistenti, e alla distribuzione di contenuti per adulti, anche queste inesistenti, attraverso traffico telematico pure questo inesistente.
Nell' inchiesta vi è anche una mela marcia, LUCA BERIOLLA maggiore della GDF, che doveva occuparsi di far rientrare dei capitali dall' estero.
Risultano indagate anche le società TELECOM ITALIA, FASTWEB, SPARLE, l'accusa è di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata, le società coinvolte stanno perdendo valore in borsa, FASTWEB ha perso il 9% e TELECOM il 2%, è stato inoltre chiesto il commissariamento delle società coinvolte.
FASTWEB ha assicurato che proseguirà l' attività, viva preoccupazione dei 3500
dipendenti e di altri 8000 lavoratori ad essa collegate.
Blog di cronaca e malaffare .
mercoledì 24 febbraio 2010
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